Fabio Colonna
Fabio Colonna (Napoli, 1567 – Napoli, 25 luglio 1640) è stato un naturalista e botanico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era il figlio di Girolamo Colonna, antiquario e filologo, editore dei frammenti del poeta latino Ennio. Studiò giovanissimo latino e greco, quindi si laureò in giurisprudenza all'università di Napoli nel 1589. A causa di problemi di salute, in quanto affetto da epilessia, fu costretto ad abbandonare l'attività in campo giuridico e si dedicò a studi eruditi su testi antichi di medicina, quindi di botanica e di storia naturale.
Negli anni dal 1606 ed il 1616, Fabio Colonna effettuò una serie di indagini sui fossili, riuscendo a mettere in risalto la natura organica di questi elementi.
In seguito alla pubblicazione dei suoi primi lavori di argomento botanico, quali il De purpura, raggiunse tra i naturalisti una tale notorietà da essere accolto tra i primi iscritti all'Accademia dei Lincei di Roma, aperta da Federico Cesi nel 1603. La sua attività presso i Lincei, anche in veste di consigliere e procuratore, fu particolarmente intensa negli anni seguenti. In particolare, oltre a varie pubblicazione scientifiche, curò la stesura dell'Apiario e del Tesoro Messicano, pubblicati dai Lincei rispettivamente nel 1625 e nel 1628.
Successivamente Colonna intensificò i suoi studi sia nell'infinitamente grande, grazie all'invenzione dei telescopi, sia nell'infinitamente piccolo, sfruttando i nuovi microscopi.[1]
Nel 1625 realizzò due tavole, l'Apiarium e la Melissographia, aventi come campo di indagine le api.
Si occupò altresì di musica: ideò uno strumento, il pentecontachordon, dotato di 50 corde, nel quale l'ottava è suddivisa in 17 parti e il tono in 3.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Φυτοβασανος sive plantarum aliquot historia (Φυτοβασανος, Phytobasanos, cioè "tortura delle piante"), pubblicata a Napoli nel 1592.[3]
- Minus cognitarum […]
- Minus cognitarum rariorumque nostro coelo orientium stirpium εκφρασις [sic], 1616 — Eκφρασις è ekphrasis.
- Minus cognitarum stirpium pars altera, 1616. Seconda parte. P. 85: Erucæ rutaceæ, eiusque chrysalidis & papilionis observatio.
- Ekphrasis altera, pubblicata a Roma nel 1616, corredata da centocinquantasei tavole disegnate dallo stesso autore e con due appendici: il De Purpura e il De glossopetris dissertatio, in cui disserta sulle glossopetre dimostrandone l'origine animale.
- Purpura, 1616, sulla porpora.
- La sambuca lincea, ovvero dell'istromento musico perfetto, edita a Napoli nel 1618, in cui si descrive la costruzione del pentecontachordon.
- « De glossopetris ». In: De corporibus marinis lapidescentibus quae defossa reperiuntur, auctore Augustino Scilla — Addita dissertatione Fabii Columnae De glossopetris, Roma, 1747.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fabio Colonna - Accademia dei Lincei
- ^ « Pentecontachordon. Istrumento fuor d'uso a guisa di cembalo, inventato dal napoletano Fabio Colonna al principio del secolo XVI. Le voci vi erano divise in quattro parti e cadauna avea il suo proprio tasto e la sua propria corda, onde poter esprimere i naturali rapporti de suoni in tutte le scale. L'inventore chiamò siffatto strumento lincea ed anche pentecontachordon essendo composto di 500 corde ineguali. » (Peter Lichtenthal, "Pentecontachordon". In: Dizionario e bibliografia della musica, 1836).
- ^ « Φυτοβασανος sive plantarum aliquot historia in qua describuntur diversi generis plantæ veriores, ac magis facie, viribúsque respondentes antiquorum Theophrasti, Dioscoridis, Plinii, Galeni, aliquorúmque delineationibus, ab alijs hucusque [sic] non animaduersæ etiam piscium aliquot, plantarúmque novarum historia eodem auctore. »
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Parte di questo testo proviene dalla relativa voce del progetto Mille anni di scienza in Italia, pubblicata sotto licenza Creative Commons CC-BY-3.0, opera del Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza (home page)
- Augusto De Ferrari, COLONNA, Fabio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 27, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1982.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Fabio Colonna
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Colónna, Fabio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Stefano Sorrentino, COLONNA, Fabio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- Colónna, Fàbio, su sapere.it, De Agostini.
- Opere di Fabio Colonna, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Fabio Colonna, su Open Library, Internet Archive.
- Fabio Colonna (1567-1640), in math.unipa.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37022888 · ISNI (EN) 0000 0001 1809 8104 · SBN BVEV020739 · BAV 495/163799 · CERL cnp00404423 · ULAN (EN) 500108901 · LCCN (EN) n79109702 · GND (DE) 119174022 · BNE (ES) XX1748497 (data) · BNF (FR) cb125038603 (data) · J9U (EN, HE) 987007274968505171 |
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